La Maserati Ghibli, una macchina di classe e di lusso

Maserati Ghibli lusso e sportività

Uno dei nostri gioielli è la Maserati Ghibli. La storia di questa macchina risale alla seconda metà del ‘900, quando fu presentata al Salone dell’automobile di Torino del 1966.

Il modello riprendeva la tradizione iniziata da Maserati con la gloriosa A6 1500 del 1947, una gran turismo che manteneva la promessa di stile esclusivo, lusso, potenza e comfort senza pari su qualsiasi distanza. Naturalmente, non le mancava il DNA da competizione, che la rendeva una vera potenza.

La nuova Ghibli incarna ancora lo spirito che animava la prima versione del 1966, così come la nostra sete di innovazione, competizione e vittorie. Questo significa lusso esclusivo, design audace ed elegante, tecnologia all’avanguardia. Il tutto, ovviamente, affiancato da prestazioni impareggiabili.

Sul piano estetico, globalmente, la vettura risulta più aggressiva della sorella quattroporte da cui deriva; il corpo vettura è più compatto e vicino ad una vettura gran turismo. Ha uno sbalzo posteriore contenuto e un passo notevolmente più corto (seppur di quasi tre metri) dell’ammiraglia della casa del tridente. Le proporzioni sono molto più simili alla precedente generazione della Quattroporte; il padiglione molto arretrato, lascia molto spazio al cofano anteriore e termina quindi in un terzo volume: pieno ma dallo sbalzo contenuto.

Anche lo stile è più aggressivo, così come il carattere degli interni, impreziositi più dall’eleganza e dalla qualità dei materiali che dalla morbidezza delle linee. La Ghibli con le sue curve nette e sportive è caratterizzata da una personalità, e da un’estetica a cavallo fra le due vetture di punta della casa modenese, la GranTurismo e la Quattroporte ed in seguito ma non meno importante la Grancabrio

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